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19/12/2023
Agenda 2030 notonlydesk obiettivi

NotOnlyDesk e Agenda 2030: Città e comunità sostenibili

All’interno di uno degli ultimi articoli del blog abbiamo parlato della necessità di NotOnlyDesk di confrontarsi con l’Agenda 2030 e alcuni degli obiettivi in essa contenuti. Dopo aver approfondito il punto numero 8 “Lavoro dignitoso e crescita economica”, ci occupiamo oggi di porre un focus sull’obiettivo numero 11, ovvero “Città e comunità sostenibili.  

 

Agenda 2030 e obiettivo 11 

Ricordiamo innanzitutto che l’Agenda 2030 è un piano d’azione globale per il progresso sostenibile adottato dalle Nazioni Unite nel settembre 2015. È noto anche come “Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile” ed è costituito da un insieme di 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), spesso indicati anche come Global Goals. Questi obiettivi sono progettati per affrontare una serie di sfide globali entro il 2030 al fine di migliorare la qualità della vita delle persone e proteggere il pianeta. 

Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile coprono una vasta gamma di questioni, tra cui la riduzione della povertà, la fame, la salute, l’istruzione, l’uguaglianza di genere, l’acqua pulita, l’energia pulita, la crescita economica sostenibile, la riduzione delle disuguaglianze e la protezione dell’ambiente. L’obiettivo generale dell’Agenda 2030 è quello di garantire un futuro migliore per tutti, in modo che nessuno venga lasciato indietro, e di preservare il pianeta per le generazioni future. 

L’obiettivo 11, che è nostro interessa approfondire all’interno di questo articolo, mira a ridurre l’inquinamento pro capite prodotto dalle città, in particolare per quanto concerne la qualità dell’aria e la gestione dei rifiuti. Lo sviluppo urbano dovrà essere più inclusivo e sostenibile, tra l’altro grazie a una pianificazione degli insediamenti partecipativa, integrata e sostenibile. Dovrà altresì essere garantito l’accesso di tutti a superfici verdi e spazi pubblici sicuri e inclusivi, soprattutto per donne e bambini, anziani e persone con disabilità. Dovrà infine essere assicurato anche l’accesso a spazi abitativi e sistemi di trasporti sicuri ed economici. 

 

NotOnlyDesk: Città e comunità sostenibili  

Ma in che modo NotOnlyDesk ha effettivamente a che fare con l’obiettivo numero 11 dell’Agenda? 

Attualmente, uno dei problemi più significativi a livello globale riguarda l’inquinamento, specialmente nelle grandi città e nelle aree circostanti. L’inquinamento ambientale causato dagli spostamenti dei lavoratori per raggiungere i luoghi di lavoro sta infatti diventando un tema sempre più attuale. Ed è su questo elemento dell’Obiettivo che NotOnlyDesk sta provando ad agire fin dal giorno della sua nascita.  

In base alle stime infatti la distanza media tra il luogo di lavoro e la residenza dei lavoratori è di circa 20 chilometri. Distanza coperta, a seconda dei casi, attraverso l’utilizzo di mezzi pubblici o privati.  

Promuovere modalità di lavoro smart o ibride dunque riduce significativamente l’impatto ambientale generato dai soli spostamenti casa-lavoro. Ma i vantaggi ambientali di NotOnlyDesk non si limitano a questo: come abbiamo sempre tentato di spiegare con chiarezza il lavoro agile, se svolto da casa, comporta un aumento dei consumi energetici domestici per ogni lavoratore, generando un aumento di 3,01 tonnellate di CO2 nell’impatto ambientale annuale di ciascuno. 

Tuttavia, l’idea alla base di NotOnlyDesk è quella di condividere gli spazi di lavoro con altre persone, suddividendo così i consumi e le emissioni pro capite tra diversi utenti. Ipotizzando ad esempio una metratura media di 50 metri quadrati per abitazione per un lavoratore agile e applicando precisi coefficienti normativi, è possibile trasformare questa superficie in spazi di coworking, ottenendo almeno 4 postazioni di lavoro. Questo esperimento numerico dimostra che la corretta condivisione degli spazi produttivi può ridurre del 75% le emissioni di CO2 pro capite. 

Se si considerano propositi a lungo termine di NotOnlyDesk e dunque se si concretizzasse la possibilità di usufruire di un ufficio condiviso a una distanza massima di 5 chilometri da casa, la riduzione delle emissioni di CO2 potrebbe variare tra il 71,73% e il 65,39%, a seconda del tipo di lavoratore preso in considerazione.  

Come già riportato nell’ultimo articolo oggi il numero di strutture sparse su territorio nazionale che compongono la rete di NotOnlyDesk ha superato le 65 unità. Già a un anno e mezzo dalla sua ideazione il servizio sta dunque portando notevoli benefici in termini di possibilità di gestione di spazi e strutture e quindi di conseguente riduzione dell’inquinamento pro capite prodotto dalle città. Naturalmente siamo solo all’inizio del percorso, ma come nel caso dell’Obiettivo 8, anche per il punto numero 11 NotOnlyDesk ha intenzione di dire la propria e contribuire alla realizzazione del piano dell’Agenda.  

NotOnlyDesk e Agenda 2030: Città e Comunità Sostenibili

All’interno di uno degli ultimi articoli del blog abbiamo parlato della necessità di NotOnlyDesk di confrontarsi con l’Agenda 2030 e alcuni degli obiettivi in essa contenuti. Dopo aver approfondito il punto numero 8 “Lavoro dignitoso e crescita economica”, ci occupiamo oggi di porre un focus sull’obiettivo numero 11, ovvero “Città e comunità sostenibili.  

 

Agenda 2030 e obiettivo 11 

Ricordiamo innanzitutto che l’Agenda 2030 è un piano d’azione globale per il progresso sostenibile adottato dalle Nazioni Unite nel settembre 2015. È noto anche come “Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile” ed è costituito da un insieme di 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), spesso indicati anche come Global Goals. Questi obiettivi sono progettati per affrontare una serie di sfide globali entro il 2030 al fine di migliorare la qualità della vita delle persone e proteggere il pianeta. 

Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile coprono una vasta gamma di questioni, tra cui la riduzione della povertà, la fame, la salute, l’istruzione, l’uguaglianza di genere, l’acqua pulita, l’energia pulita, la crescita economica sostenibile, la riduzione delle disuguaglianze e la protezione dell’ambiente. L’obiettivo generale dell’Agenda 2030 è quello di garantire un futuro migliore per tutti, in modo che nessuno venga lasciato indietro, e di preservare il pianeta per le generazioni future. 

L’obiettivo 11, che è nostro interessa approfondire all’interno di questo articolo, mira a ridurre l’inquinamento pro capite prodotto dalle città, in particolare per quanto concerne la qualità dell’aria e la gestione dei rifiuti. Lo sviluppo urbano dovrà essere più inclusivo e sostenibile, tra l’altro grazie a una pianificazione degli insediamenti partecipativa, integrata e sostenibile. Dovrà altresì essere garantito l’accesso di tutti a superfici verdi e spazi pubblici sicuri e inclusivi, soprattutto per donne e bambini, anziani e persone con disabilità. Dovrà infine essere assicurato anche l’accesso a spazi abitativi e sistemi di trasporti sicuri ed economici. 

 

NotOnlyDesk: Città e comunità sostenibili  

Ma in che modo NotOnlyDesk ha effettivamente a che fare con l’obiettivo numero 11 dell’Agenda? 

Attualmente, uno dei problemi più significativi a livello globale riguarda l’inquinamento, specialmente nelle grandi città e nelle aree circostanti. L’inquinamento ambientale causato dagli spostamenti dei lavoratori per raggiungere i luoghi di lavoro sta infatti diventando un tema sempre più attuale. Ed è su questo elemento dell’Obiettivo che NotOnlyDesk sta provando ad agire fin dal giorno della sua nascita.  

In base alle stime infatti la distanza media tra il luogo di lavoro e la residenza dei lavoratori è di circa 20 chilometri. Distanza coperta, a seconda dei casi, attraverso l’utilizzo di mezzi pubblici o privati.  

Promuovere modalità di lavoro smart o ibride dunque riduce significativamente l’impatto ambientale generato dai soli spostamenti casa-lavoro. Ma i vantaggi ambientali di NotOnlyDesk non si limitano a questo: come abbiamo sempre tentato di spiegare con chiarezza il lavoro agile, se svolto da casa, comporta un aumento dei consumi energetici domestici per ogni lavoratore, generando un aumento di 3,01 tonnellate di CO2 nell’impatto ambientale annuale di ciascuno. 

Tuttavia, l’idea alla base di NotOnlyDesk è quella di condividere gli spazi di lavoro con altre persone, suddividendo così i consumi e le emissioni pro capite tra diversi utenti. Ipotizzando ad esempio una metratura media di 50 metri quadrati per abitazione per un lavoratore agile e applicando precisi coefficienti normativi, è possibile trasformare questa superficie in spazi di coworking, ottenendo almeno 4 postazioni di lavoro. Questo esperimento numerico dimostra che la corretta condivisione degli spazi produttivi può ridurre del 75% le emissioni di CO2 pro capite. 

Se si considerano propositi a lungo termine di NotOnlyDesk e dunque se si concretizzasse la possibilità di usufruire di un ufficio condiviso a una distanza massima di 5 chilometri da casa, la riduzione delle emissioni di CO2 potrebbe variare tra il 71,73% e il 65,39%, a seconda del tipo di lavoratore preso in considerazione.  

Come già riportato nell’ultimo articolo oggi il numero di strutture sparse su territorio nazionale che compongono la rete di NotOnlyDesk ha superato le 65 unità. Già a un anno e mezzo dalla sua ideazione il servizio sta dunque portando notevoli benefici in termini di possibilità di gestione di spazi e strutture e quindi di conseguente riduzione dell’inquinamento pro capite prodotto dalle città. Naturalmente siamo solo all’inizio del percorso, ma come nel caso dell’Obiettivo 8, anche per il punto numero 11 NotOnlyDesk ha intenzione di dire la propria e contribuire alla realizzazione del piano dell’Agenda.  

Categoria: News, Rent a Desk, Workspace
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